Paris Couture Week, Iris Van Herpen: il Potere Rigenerativo della Percezione

Transmotion: ossia, il processo con cui un’entità cambia da uno stato e da una forma all’altra. Questa l’idea da cui Iris Van Herpen trae ispirazione per creare un singolo abito che raccolga in sè l’essenza stessa del brand; un abito per raccontare una storia come celebrazione personale della Paris Haute Couture Week online.

 

Indossato dalla musa di Van Herpen Carice van Houter e immortalato da Ryan McDaniels, il Transmotion dress incarna le riflessioni della designer olandese – complesse ma affascinanti – sulla natura della percezione, tramite un’estetica che risulta essere perfettamente in linea con la sua caratteristica maestria nel manipolare i tessuti.

 

I processi di metamorfosi sono un elemento ricorrente chez Van Herpen. La Maison affonda le radici del proprio simbolismo nell’attrazione di Iris per il mondo della natura e nella sua abilità nel raffigurarlo come nessun altro, attraverso le infinite potenzialità della Haute Couture; ne ama la bellezza e l’ingegneria intrinseca, che sia connessa all’acqua, all’aria, alla luce, al suono e perfino alle onde elettromagnetiche. Nelle sue collezioni Couture futuristiche e altamente tecnologiche, l’umanità e la natura sono quindi fuse in ricercate combinazioni che delineano creature ibride, quasi mitologiche.

 

Un’eterea fioritura di petali plissettati in organza di seta bianca germoglia a partire da un corpetto nero, fatto di ramificazioni di duchesse di seta tagliata a laser, dando origine ad un abito simmetrico privo di un determinato fronte e retro. Come un supporto avvolgente, ma anche una struttura opprimente, i rami simili a quelli di un albero riflettono concettualmente l’umana tendenza a domare la natura e a mantenere la sua forza selvaggia sotto controllo.

La ramificazione rappresenta anche il “sinonimo delle reti micorriziche (the Wood Wide Web) e la natura simbiotica all’interno delle comunità umane”, come Van Herpen rivela nel comunicato stampa.

 

“Transmotion dress” riguarda la creazione, la crescita e la rigenerazione; concetti, questi, rappresentati attraverso una manciata di piccoli cristalli neri che somigliano a semi, che incorporano nuova vita e tutte le potenzialità che derivano da essa.

 

L’uso di colori contrastanti (bianco/nero) e di diverse consistenze tattili nel vestito esprimono la convivenza di ideologie opposte: in presenza di queste forze opposte e diverse, la natura della percezione entra in gioco come simbolo di rigenerazione e di armonia finalmente ritrovate attraverso la capacità di muoversi nello spazio tra negatività e positività.

 

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