Un video racconta la sua collezione ibrida

La diffusione del Covid-19 e il conseguente lockdown cominciato in Gran Bretagna il 23 marzo si è rivelato essere una sfida per Robyn Lynch, ma anche un’opportunità per creare moda da una prospettiva insolita.
 
Se -secondo il detto anglosassone- la necessità è madre di ogni invenzione, la giovane designer irlandese, diplomata alla University of Westminster nel 2018, si è trovata nella condizione di dover creare nei limiti di uno spazio fisico, quello del suo studio in Hackney, e con ogni sorta di tessuto che avesse sotto mano, dalle rimanenze delle sue collezioni passate alle piccole donazioni di surplus di materiale da parte degli specialisti in ambito ciclistico Rapha. Il risultato finale è imprevedibile, come documentato dal home movie che la designer ha realizzato mentre lavorava alla sua collezione, e mostrato pe la prima volta in occasione della London Fashion Week.
 
Un forte approccio artigianale l’ha spinta a creare dei capi ibridi, riuniti in una capsule collection da 12 pezzi assemblando materiali tessili di diversa natura: i maglioni tagliati a mano sono stati in seguito ricuciti assieme a tessuti tecnici in Lycra dal carattere sportivo (da abbigliamento ciclistico, per la precisione) in una combinazione che diventa espressione delle sue origini irlandesi da una parte, date dai motivi Aran in maglia, e un’estetica giovanile dall’altra, proiettandoci in un contesto moderno-urbano.
 
Ogni capo è unico nel suo genere, disponibile in edizione limitata e acquistabile direttamente sul sito di Robyn Lynch.
 
Styling di Ben Schofield.
 
 
 
Trova ulteriori contenuti sulla piattaforma London Fashion Week

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