Solidarity pulls the strings against Covid-19, by Elisabetta Sofia
Questa è la storia di un popolo col cuore più grande del problema covid-19, che con coraggio e forza di volontà, sta donando ai cittadini la dignità necessaria per poter credere ancora al futuro e alla normalità, una normalità che dall’otto marzo qui a BERGAMO ha cessato di esistere per lasciar spazio ad una situazione surreale.
La quarantena necessaria imposta dal governo, ha avuto diverse risonanze negative all’interno di uno degli epicentri più colpiti dalla pandemia. L’attenzione è stata focalizzata sul numero dei morti, sulle polemiche dovute al ritardo sulla chiusura delle zone rosse, poco trattato invece il tema, relativo alle ripercussioni negative ed economiche con la quale i cittadini di BERGAMO si stanno relazionando e l’unica, vera e autentica “potenza di fuoco” con cui gli enti di volontariato e i cittadini stanno rispondendo senza abbandonare nessuno come ad esempio la Caritas che vede protagonista in questo fororeportage il suo splendido team di Eroi in incognito.
Impossibile stabilire chi abbia più merito all’interno di questo sistema che punta a salvaguardare la dignità e a non abbandonare chi si trova in difficoltà.
Dalle aziende locali piccole o grandi che fanno donazioni di beni alimentari, ai semplici cittadini che “lavorano” giornalmente per i cittadini stessi, alle forze dell’ordine che due giorni a settimana si occupano di aiutare a distribuire i vari beni e servizi che ad oggi l’emergenza covid-19 ha fatto mancare alla popolazione, tutto capitanato dal Don Trussardi, direttore della Caritas di Bergamo.
Offrono servizio di docce giornaliere per i senza tetto, distribuzione di dispositivi sanitari di protezione, distribuzione di computer e tablet per i ragazzi che altrimenti non potrebbero seguire le lezioni on line, pacchi di alimenti congruenti con le abitudini alimentari dei cittadini, piccole attenzioni che influiscono sull’enorme senso civico e solidale che questa popolazione sta dimostrando di avere.
Qualora avessero più o meno di quanto gli serva si mobilitano per avere un interscambio di risorse tra i vari enti di volontariato locali e le eccedenze di frutta o verdura vengono poi distribuite ai contadini per gli animali. Un sistema solidale ed eco sostenibile in cui non si butta proprio via niente.
Ci spostiamo poi al Galgario un dormitorio per i senza tetto normalmente aperto dalle 20:00 alle 8:00 che a seguito dell’emergenza covid 19, ha dovuto reinventare risorse, beni e servizi per fronteggiare l’emergenza.
Oltre al servizio aggiuntivo di mensa operativo tutti i giorni a pranzo e a cena, ha modificato lo stesso orario di apertura espandendolo a tutto il giorno per offrire asilo ed assistenza sanitaria, che vede la croce Rossa due giorni a settimana occupare l’ambulatorio presente all’interno della struttura.
Ogni mattina i senza tetto inseriti all’interno di una lista scritta dagli assistenti sociali, si presentano al Galgario; prima di entrate, naturalmente, il personale addetto misura la temperatura corporea, se risulta superiore a 38 il cittadino viene messo in quarantena all’interno della struttura.
Testo e Foto di: Elisabetta Sofia, SHOWbit.com
Caritas Bergamo, aprile 2020
Galgario di Bergamo, aprile 2020
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Emergenza Covid-19: una Bergamo solidale raccontata da Elisabetta Sofia
Questa è la storia di un popolo col cuore più grande del problema covid-19, che con coraggio e forza di volontà, sta donando ai cittadini la dignità necessaria per poter credere ancora al futuro e alla normalità, una normalità che dall’otto marzo qui a BERGAMO ha cessato di esistere per lasciar spazio ad una situazione surreale.
La quarantena necessaria imposta dal governo, ha avuto diverse risonanze negative all’interno di uno degli epicentri più colpiti dalla pandemia. L’attenzione è stata focalizzata sul numero dei morti, sulle polemiche dovute al ritardo sulla chiusura delle zone rosse, poco trattato invece il tema, relativo alle ripercussioni negative ed economiche con la quale i cittadini di BERGAMO si stanno relazionando e l’unica, vera e autentica “potenza di fuoco” con cui gli enti di volontariato e i cittadini stanno rispondendo senza abbandonare nessuno come ad esempio la Caritas che vede protagonista in questo fororeportage il suo splendido team di Eroi in incognito.
Impossibile stabilire chi abbia più merito all’interno di questo sistema che punta a salvaguardare la dignità e a non abbandonare chi si trova in difficoltà.
Dalle aziende locali piccole o grandi che fanno donazioni di beni alimentari, ai semplici cittadini che “lavorano” giornalmente per i cittadini stessi, alle forze dell’ordine che due giorni a settimana si occupano di aiutare a distribuire i vari beni e servizi che ad oggi l’emergenza covid-19 ha fatto mancare alla popolazione, tutto capitanato dal Don Trussardi, direttore della Caritas di Bergamo.
Offrono servizio di docce giornaliere per i senza tetto, distribuzione di dispositivi sanitari di protezione, distribuzione di computer e tablet per i ragazzi che altrimenti non potrebbero seguire le lezioni on line, pacchi di alimenti congruenti con le abitudini alimentari dei cittadini, piccole attenzioni che influiscono sull’enorme senso civico e solidale che questa popolazione sta dimostrando di avere.
Qualora avessero più o meno di quanto gli serva si mobilitano per avere un interscambio di risorse tra i vari enti di volontariato locali e le eccedenze di frutta o verdura vengono poi distribuite ai contadini per gli animali. Un sistema solidale ed eco sostenibile in cui non si butta proprio via niente.
Ci spostiamo poi al Galgario un dormitorio per i senza tetto normalmente aperto dalle 20:00 alle 8:00 che a seguito dell’emergenza covid 19, ha dovuto reinventare risorse, beni e servizi per fronteggiare l’emergenza.
Oltre al servizio aggiuntivo di mensa operativo tutti i giorni a pranzo e a cena, ha modificato lo stesso orario di apertura espandendolo a tutto il giorno per offrire asilo ed assistenza sanitaria, che vede la croce Rossa due giorni a settimana occupare l’ambulatorio presente all’interno della struttura.
Ogni mattina i senza tetto inseriti all’interno di una lista scritta dagli assistenti sociali, si presentano al Galgario; prima di entrate, naturalmente, il personale addetto misura la temperatura corporea, se risulta superiore a 38 il cittadino viene messo in quarantena all’interno della struttura.
Testo e Foto di: Elisabetta Sofia, SHOWbit.com
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