Sulvam detta le proprie regole attraverso il sentimento

Sulvam rompe gli schemi della moda che parla per imperativi, quella che detta tendenze da accettare come dati di fatto, a favore di una libera espressione personale e anticonformista individualità.

Non c’è un preciso concept ad orientare il processo creativo, ma è il sentimento a guidare il designer Teppei Fujita nell’ideazione delle sue collezioni per il brand fondato nel 2014.

 

A raccontare il lato distintivo – anarchico più che sovversivo – sono i capi della collezione Primavera-Estate 2021, presentati con un video durante la Paris Fashion Week e indossati da due modelli in strada, apparentemente incuranti dell’ambiente urbano circostante di fronte all’atelier di Sulvam.

Prevalentemente sviluppati ciascuno in una doppia versione maschile e femminile, i capi si caratterizzano per le costruzioni -e decostruzioni- impreviste: cuciture al rovescio, tagli al vivo, giochi di trasparenze e un connubio di vivide stampe; il tutto si sviluppa in volumi rilassati, leggermente oversize, tra cui spiccano i pezzi in maglieria, elementi qui degni di nota per le intricate lavorazioni artigianali. Crossover si evolvono sotto forma di camicie ibride in cui la stampa camouflage si fonde con un abito a balze in organza.

 

Vantando un passato da modellista per Yohji Yamamoto, il designer giapponese attribuisce al taglio e allo studio della silhouette il passo fondamentale nella definizione del design definitivo del capo: “La modellistica viene prima del processo di design; è la modellistica la definizione stessa di design per me“, afferma il designer nel video. “Il taglio permette la fusione di tutti gli elementi, colori e tessuti, ed è qui che avviene la magia“.

 

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