La collezione AI18: l’air du temps

 

Quarant’anni fa, Max Mara ideava l’uniforme per le donne in carriera. Il cosiddetto “power dressing” offriva le chiavi per la stanza dei bottoni; non c’era posto per la libera espressione -stilistica – per una donna lavoratrice; piuttosto l’adesione ad un rigoroso conformismo era il prezzo per una carriera di successo.

Dall’altra parte della città, nei nightclub underground, le tribù di stile punk esibivano borchie, cinghie e fibbie come chiara espressione del loro assoluto rifiuto di impegnarsi nel tedioso lavoro in ufficio. La scelta di appartenere ad una categoria escludeva inevitabilmente l’altra.

A distanza di quarant’anni, le barriere sono state abbattute e i confini offuscati. La punta e la base della piramide della Moda si sono mescolate in reciproche influenze. La donna Max Mara non accetta più i rigidi limiti, ma esige il successo alle proprie condizioni e indossa ciò che vuole. La determinazione e la sua aria di sfida traspaiono dai lunghi cappotti e capi in pelle che le conferiscono un’apparenza tosta. Un atteggiamento felino, un coraggio dark e una buone dose di glamour esplicitano il messaggio di Max Mara: il classico non deve per forza essere conservativo.

La donna non è cambiata da quando ha iniziato la sua lunga ascesa come Donna in Carriera, mentre il brand ha bisogno di sincronizzarsi con l’air du temps: la donna può essere al tempo stesso rock star, amministratore delegato e diva del cinema. I capi Max Mara hanno un obiettivo: dare sicurezza. E di certo una donna che indossa un cappotto Max Mara si sente forte quanto un conquistatore del mondo.

Per l’Autunno/Inverno 2018, il brand italiano propone cappotti sartoriali in calde lane, macchie di leopardo, frange, Principe di Galles, scintillanti ricami, sinuosi drappeggi e tosti capi in pelle. La grafica delle T-shirt è invece stata disegnata appositamente per Max Mara dal leggendario artista François Berthoud.

 

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