La collezione AI18 all’insegna del “visionarismo”

 

E’ stato un ritratto ad ispirare Albino Teodoro nella concezione della nuova collezione autunnale per il suo omonimo brand: quello della leggendaria giornalista di moda Diana Vreeland, che indossa un sontuoso kimono giapponese, con la sua eleganza e la sua punta ironica che Teodoro vuole rievocare nella sua collezione.

La passione per l’Alta Moda spinge il designer italiano a ricercare perennemente una perfetta rifinitura nella costruzione degli abiti, servendosi anche di un design leggermente architettonico che mira a limitare l’utilizzo di decorazioni superflue. Volge, inoltre, lo sguardo verso il “visionarismo“: un approccio artistico che consiste di un binomio tra tecnologie di ultima generazione (come Photoshop) e opere d’arte riprese dal passato, ampiamente esposte negli spazi urbani contemporanei. Allo stesso tempo, le dicotomie sono un elemento che inserisce spesso nelle sue collezioni, coniugando maschile e femminile, elementi costruttivi e de-costruttivi.

Il ritratto funge da ispirazione per gli elaborati motivi di uno jacquard di seta ad alta definizione tempestato di disegni ottomani, tanto lucidi e vivaci da rassomigliare a delle stampe digitali. Le rouches sono applicate asimmetricamente su una sola metà di un semplice abito; i quadri dei tessuti maschili per eccellenza sono trasposti su gonne a tubo e femminili cappotti over. Manipolati e arricciati, i tessuti danno vita ad ampie e voluminose forme di ispirazione rinascimentale.

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